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1600: i Cavalieri di Giustizia
Il 23 settembre del 1600 troviamo l'istituzione da parte del Comune "per proprio servizio" di un Cavaliere di Giustizia, deputandolo a pulire, a spese proprie, la pubblica piazza, a far nettare a spese dei particolari le contrade ed asportarne le immondizie: ad avere cura dei poveri, affinché non mendicassero, e dei vagabondi, al fine di allontanarli dal territorio.
Nel 1612, viene ribadita la funzione del Cavaliere nel controllo dei mendicanti con gli: "Ordini politici sopra li poveri e mendicanti della città di Torino".
Tra i vari compiti rimane sempre il controllo del carcere del Comune.
1679: i Cavalieri Politici
La duchessa Maria Giovanna Battista di Nemours, vedova di Carlo Emanuele II, regge le sorti del Piemonte in nome del figlio Vittorio Amedeo II.
In uno speciale editto, del 5 dicembre 1679, la Reggente ordina un nuovo "stabilimento politico" che trasforma i Cavalieri di Giustizia in Cavalieri Politici.
Lo stipendio annuo è di 100 lire (portate l'anno successivo a 144).
Entrano in servizio otto Cavalieri.
Il capo sovrintendente generale di politica e polizia, il capo dei Cavalieri Politici, è in quel periodo il signor Francesco Giacinto Gallonati che presta giuramento il 22 dicembre 1679.
Una ulteriore conferma del servizio espletato in ambito cittadino, si ha dal fatto che il vestiario e le armi erano a totale carico della città di Torino
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