Piazzetta Università dei Mastri Minusieri, 2 - 10122 Torino
Tel. (+39) 01101131891/31890
e-mail biblioteca.guidettiserra@comune.torino.it
AVVISO: la Biblioteca è temporaneamente chiusa.
Orari: lunedì 15.00-19.45; martedì e mercoledì 14.00-19.45; da giovedì a sabato 8.15-14.00
L'iscrizione ai servizi e il prestito dei documenti terminano 10 minuti prima dell'ora di chiusura.
Come arrivarci:
Bus: 5 - 5/ - 11 - 27 - 29 - 46 - 49 - 51 - 52 - 56
- 57 - 59 - 67 - 71 - 72/ - Star 2
Tram: 4 - 6 - 10 - 13 - 15
Metropolitana: fermata XVIII dicembre
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accessibile ai portatori di handicap
Cerca nelle collezioni e nelle raccolte della Biblioteca "Guidetti Serra"
Il calendario delle iniziative
Dal 26 giugno 2019 la Biblioteca è intitolata a Bianca Guidetti Serra (1919-2014), figura esemplare per la coerenza del suo impegno civile, a partire dalla Resistenza, passando poi per la Camera del Lavoro, l'Unione donne italiane, il Centro studi Gobetti... Avvocato penalista, esperta nel diritto di famiglia, si distinse per il sostegno agli operai e ai più deboli, come minori e carcerati. Fu consigliere comunale a Torino e parlamentare dall'87 al '90 (è la prima firmataria della proposta di legge contro l’amianto).
La Biblioteca ha sede nello storico Palazzo Siccardi.
Le evidenze archeologiche attribuiscono alle prime fasi insediative dell'area una domus romana a più piani di epoca imperiale, un'abitazione agiata dotata di impianto di riscaldamento a pavimento. Dopo un parziale abbandono tra il V e il VI secolo d.C. la frequentazione del sito riprese in epoca altomedievale, documentata dapprima da sporadiche tracce di focolari e frammenti laterizi e, successivamente, da strutture ed edifici poi inglobati nelle abitazioni di età successiva. In epoca rinascimentale tali edifici subirono numerosi rimaneggiamenti, senza tuttavia dare origine a un unico organismo edilizio.
Nel XVII secolo i preesistenti fabbricati vennero collegati in un unico edificio situato all'angolo tra Vicolo Santa Maria e Via Barbaroux, che verso la fine del secolo passò in proprietà ai Padri Carmelitani di Santa Maria di Piazza, i quali lo vendettero nel 1719 a Michele Antonio Siccardi (1692-1741).
Siccardi, avvocato generale di Piemonte, consigliere imperiale a Vienna e secondo presidente del Senato di Piemonte, dopo averlo fatto ricostruire tra il 1721 e il 1722 su progetto dell'architetto Gian Giacomo Plantery (che si avvalse dell'intervento dei pittori Alberti, Emanueli e Domenico Guidobono e dei "piccapietre" Fontana e Aprile, artisti già impegnati a Palazzo Reale e a Palazzo Madama), lo lasciò in eredità nel 1735 a una delle sue figlie, Barbara Maria, moglie del conte Geuna di Cocconato.
All'inizio del Novecento il palazzo venne parcellizzato in più proprietà. Dopo i notevoli danneggiamenti provocati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, nel 1947 Andrea Viglongo ne occupò il lato sud prospiciente la piazzetta, collocandovi gli uffici e i magazzini della sua casa editrice. Espropriato negli anni Settanta dal Comune di Torino, fu oggetto di più progetti di riqualificazione fino a che, agli inizi degli anni Duemila, fu destinato a diventare la nuova sede della Biblioteca civica Torino Centro, inaugurata dopo un completo restauro nel maggio 2016.
Le vicende storiche del Palazzo sono riassunte in 7 pannelli posti all'interno della biblioteca. È anche disponibile una bibliografia sulla storia del Palazzo.
Poesia di Nino Costa, "Vicol Santa Maria".
Settore Sistema bibliotecario urbano della Città di Torino - Via della Cittadella 5 - 10122 Torino
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