Il Carcere Correzionale e il Carcere delle Ferrate


Via Stampatori prima della ristrutturazione

“… andò al Correzionale. Questa prigione era assai diversa da quella del Senato. Le donne stavano in una sala riunite al pian terreno e godevano aere e luce; ma il luogo non era asciutto, i pagliericci sulla nuda terra ne traevano umidità, e questo era cagione di malattie…”
(Silvio Pellico, op. cit., p. 25)

Mappa

“ … La sua cura per le prigioniere durava già da tre anni, allorchè finalmente la casa delle Forzate le fu conceduta di mettervi chi Ella volesse, come le disse il custode. Ella dunque vi mise quelle del Senato, quelle del Correzionale e quelle delle Torri”
(Ivi, p. 32)
Questa prigione, fortemente voluta da Giulia di Barolo, rappresenta il punto di arrivo del suo impegno verso le detenute.

Illustrazione dell'interno del carcere delle Forzate

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