Domenico Riccardo Peretti Griva: fotografo

Domenico Riccardo Peretti Griva (Coassolo 1882-Torino 1962) è stato uno di quei fotografi torinesi, appartenenti alla storico Gruppo Piemontese per la Fotografia Artistica, che ha saputo ben rappresentare, soprattutto negli anni Venti e Trenta, la fotografia italiana nel mondo.
Non certo meno noto per la sua lunga attività di magistrato, scrive numerosi saggi giuridici (anche in relazione ai diritti d’autore in campo fotografico), diversi volumi con raccolte di sue immagini, ma anche di interesse sociale e due libri di favole.
Vastissima la sua produzione: nelle statistiche americane dell’Annual Photography degli anni Cinquanta il suo nome è in testa tra gli espositori italiani per numero di esposizioni e opere accettate, mentre nella graduatoria mondiale occupa il 15° posto.
Domenico Riccardo Peretti Griva eleggerà come sua tecnica fotografica congeniale il bromolio-trasferto, che implicava una notevole manualità e capacità di sperimentazione.
La mostra, allestita presso la Biblioteca civica Villa Amoretti di Torino dal 23 marzo al 17 aprile 2004, vuole “fissare” alcuni dati sulla sua attività, non ancora troppo indagata, anche attraverso la pubblicazione di un catalogo curato dall’Associazione per la Fotografia Storica di Torino con testi di Laura Danna Leonardo e realizzato grazie al contributo della Compagnia di San Paolo.
Cinquantaquattro le immagini selezionate, scelte fra le più rappresentative della sua ricerca artistica e realizzate fra il 1923 e il 1956 circa. Alcune sono inedite, altre testimoniano la loro storia recando ancora sul retro i crediti comprovanti le partecipazioni ai maggiori Salons internazionali di Fotografia Artistica dell’epoca.
Sono ben rappresentate le avvolgenti e romantiche stampe al bromolio degli anni Venti, ancora pervase di pittorialismo e dell’influenza del francese Robert Demachy e del belga Lèonard Misonne, le stampe al bromuro d’argento che mantengono intatta tutta la loro forza evocativa con le scene “minime” di vita e infine i bromoli-trasferti, prediletti dall’autore, che suggeriscono a una lettura attuale, consci dei più recenti sviluppi in campo artistico-fotografico, dove il limite fra pittura e fotografia a volte è inesistente, nuove interpretazioni.
In mostra anche una selezione bibliografica, curata dalle Biblioteche civiche torinesi, utile per chi volesse approfondire questo autore, accompagnata da una bibliografia a disposizione del pubblico.

[ Accesso alla mostra ]


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