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BIBLIOTECHE CIVICHE TORINESI

Homepage > Sedi e orari > Biblioteca civica don Lorenzo Milani

Via dei Pioppi, 43 - 10156 Torino
Tel. (+39) 01101132619 - fax (+39) 01101132618
e-mail biblioteca.donmilani@comune.torino.it | Pagina Facebook ufficiale

Interni ed esterni della biblioteca

INFORMAZIONI PRATICHE

AVVISO: DA LUNEDÌ 13 LUGLIO RIAPRE LA BIBLIOTECA

La Biblioteca riapre al pubblico con orario 9-18, dal lunedì al venerdì.

L'accesso alla Biblioteca può avvenire solo su prenotazione ed esclusivamente per le operazioni di prestito e restituzione telefonando al numero 01101132619.
Sono disponibili e prenotabili telefonicamente libri, DVD e riviste della Biblioteca. Si ricorda che il servizio di iscrizione al prestito può avvenire solo online, utilizzando l'apposito modulo di pre-iscrizione
.

Orari: lunedì 15.00-19.45; martedì e mercoledì 14.00-19.45; dal giovedì al sabato 8.15-14.00
L'iscrizione ai servizi e il prestito dei documenti terminano 10 minuti prima dell'ora di chiusura. Il servizio Internet può essere fruito fino a 15 minuti prima della chiusura della biblioteca.

Come arrivarci:
Bus: 46 - 50
Tram: 4
Mappa (da Google maps)
Galleria fotografica (su Google Foto)
accessibile ai portatori di handicap

CATALOGO IN LINEA

Cerca nelle collezioni e nelle raccolte della Biblioteca "don Milani"

INIZIATIVE

Il calendario delle iniziative

DOCUMENTI E SERVIZI

  • 48.816 volumi
  • consultazione e prestito di giornali e riviste
  • 6189 audiovisivi (CD, DVD, videocassette)
  • sezione ragazzi
  • punto d'accesso Wi-Fi (nell'ambito della rete FreeTorinoWiFi)
  • 3 postazioni per la navigazione in Internet
  • 3 postazioni di interrogazione del catalogo on-line
  • prestito CD e DVD
  • 63 posti di lettura area adulti; 32 posti di lettura area ragazzi
  • corsi di lingue
  • salone polivalente
  • laboratorio informatico (10 postazioni)
  • sede corsi UNITRE
  • superficie totale 1200mq

ALTRE NOTIZIE

L'area su cui si sviluppa il quartiere Falchera è isolata rispetto alla città; più precisamente si trova a nord, oltre la Stura, poco prima dell'imbocco dell'autostrada per Milano. Il progetto urbanistico di Falchera fu elaborato nel 1951 da un gruppo di architetti (capofila Astengo) e rappresentò un nuovo modello insediativo per l'edilizia popolare, fondato sulla valorizzazione delle risorse paesistiche, che in parte richiamava le esperienze britanniche e scandinave contemporanee. Il quartiere avrebbe dovuto mantenere il carattere di isolamento, protetto dal bosco di querce allora esistente, ma le esigenze abitative degli anni settanta lo fecero estendere ancora verso nord, a danno del boschetto, con un'edificazione molto diversa dall'originale a 2 o 3 piani, che creò una frattura tra il vecchio e il nuovo insediamento, in quanto il primo ha un carattere rurale, mentre il secondo ha un carattere suburbano.
La Falchera si raggiunge imboccando un lungo viale fiancheggiato da tigli dalla strada provinciale per Cuorgnè. Il nucleo centrale del quartiere originario è costituito da una piazza protetta da un grande porticato su cui si affacciano edifici pubblici e privati, tra i quali la biblioteca e la chiesa.
Nel gennaio 2011 la Falchera è stata inserita dalla Città nel processo di trasformazione per la riqualificazione fisica, ambientale, funzionale e sociale dell'area Nord. Si tratta di un complesso di interventi che interessano gli spazi pubblici, gli edifici a servizio della collettività, la qualità ambientale e gli spazi verdi.
L'accesso al quartiere dalla strada per Cuorgnè sarà presto affiancato da un secondo accesso da corso Romania. Nell'ambito di questo processo di trasformazione si inseriscono il risanamento dei laghetti (che prevede la sistemazione a verde pubblico attrezzato e la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili, aree di sosta, aree gioco) e il trasferimento della biblioteca dalla piazza centrale alla nuova sede in via dei Pioppi 43, in un'area più baricentrica del territorio, facilmente raggiungibile anche da altre parti della città per la vicinanza della stazione FS TO-Stura, che in 15 minuti collega col Lingotto, e del capolinea della linea 4 GTT.
Il complesso della Scuola elementare "Antonio Ambrosini" è nato nel 1960 nel cuore del quartiere progettato dall’architetto Giovanni Astengo su una superficie di 10mila e 500 metri quadrati, di cui tre quarti destinati ad area verde. Gli allievi erano circa 500.
Prima di quella data esisteva la scuola comunale di Strada Cuorgnè che ospitava in totale circa 900 scolari provenienti di Mappano, Villaretto, parte dell'Abbadia, della Pietra Alta e delle case Snia. A partire dalla fine degli anni Sessanta la popolazione scolastica cominciò a diminuire progressivamente fino a rendere superflua un'ala del complesso rimasta inutilizzata fino al 2001, anno in cui il Settore Patrimonio della Città la destina a nuova sede della Biblioteca civica Falchera (aperta nel 1976 nella storica piazza Falchera, poi piazza Astengo).
Lo spazio - ristrutturato a partire dall'agosto 2009 dal Settore Servizi Tecnici - Edilizia per la Cultura del Comune - è oggi la nuova Biblioteca civica "Don Lorenzo Milani".

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Ultimo aggiornamento: 17/07/2020

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